Sicurezza alimentare e valutazione del rischio: ecco gli interessanti argomenti che il CNSA tratterà nel prossimo triennio

Sicurezza alimentare e valutazione del rischio: ecco gli interessanti argomenti che il CNSA tratterà nel prossimo triennio

La nuova programmazione del CNSA comprende diversi argomenti, dai pericoli legati ai plastificanti, ai pericoli microbiologici legati a prodotti ortofrutticoli e molto altro.

La valutazione del rischio comporta un minuzioso esame di studi scientifici e dati per valutare, appunto, i rischi derivanti da determinati pericoli, a loro volta legati a certe materie prime alimentari.

Le tre fasi che compongono l’analisi del rischio sono:

  • la valutazione del rischio;
  • la gestione del rischio;
  • la comunicazione del rischio.

In Italia, l’organo che ha lo scopo di valutare il rischio in tema di sicurezza alimentare è il CNSA, costituito da due Sezioni:

  • Sezione 1: Sezione per la sicurezza alimentare;
  • Sezione 2: Sezione consultiva delle associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare.

La Sezione 1 è formata da 13 esperti e ha lo scopo di formulare pareri scientifici su tematiche nazionali in materia di sicurezza alimentare, in modo da fornire consulenze tecnico-scientifiche a enti che si occupano della materia.

L’attività di valutazione del rischio della Sezione 1 viene svolta sia a seguito di esigenze specifiche di pareri scientifici, sia in base a dei programmi che prevedono l’analisi di determinate problematiche. Tale programmazione viene elaborata dall’ufficio 2 DGOCTS (Direzione generale degli Organi collegiali per la tutela della salute).

Nel triennio 2019-2021, la Sezione 1 ha affrontato i seguenti argomenti (Tabella 1):

Figura 1: Programmazione del CNSA delle attività per il triennio 2019-2021

Il piano di attività programmato per il trimestre 2022-2024 comprende sia argomenti previsti nel triennio precedente che di nuovi; tutti gli argomenti sono riportati di seguito:

  • Utilizzo di antiossidanti nei prodotti della pesca: in particolare, per l’acido ascorbico, utilizzato come antiossidante nei filetti di tonno, nel 2018 la Commissione Europea ha ritenuto non superiore a 300 mg/kg il livello sufficiente per ottenere lo scopo desiderato. Tuttavia, in mancanza di studi sulla valutazione del rischio in merito alla sicurezza alimentare di tale componente, risulta opportuno attuare una valutazione del rischio per i consumatori per quantità di questo antiossidante superiori a 300 mg/kg. 
  • Mercurio e metilmercurio nel pesce, nei crostacei e nei molluschi bivalvi: visti diversi pareri dell’EFSA inerenti sia ai benefici del consumo di pesce che sulla presenza e i rischi associati al metilmercurio in tale prodotto, il CNSA valuterà la problematica. In particolare, basandosi su una Raccomandazione della Commissione Europea, prevede di stabilire dei limiti massimi per specie di pesci per i quali tali limiti non sono stati ancora stabiliti.
  • Micro- e nanoplastiche: vista la sempre maggiore presenza di queste sostanze nell’ambiente, il CNSA ha stabilito di voler affrontare l’argomento in relazione alle possibili conseguenze sui prodotti alimentari. 
  • Valutazione del rischio tossicologico e di esposizione di miscele di micotossine: già nel precedente triennio il CNSA ha considerato la problematica legata alla contaminazione da micotossine degli alimenti, portando alla stesura di diversi pareri. In questo conteso, è stata fatta un’analisi dei dati disponibili in merito al rischio tossicologico di miscele di micotossine ed è stato evidenziato come non si possano escludere effetti sommatori in presenza di più micotossine. I dati a disposizione non sono tuttavia risultati sufficienti per l’elaborazione di un parere scientifico definitivo. Questo argomento verrà pertanto trattato anche nella programmazione 2022-2024. 
  • Nuovi pericoli derivanti dall’utilizzo di rifiuti e sottoprodotti in qualità di materia prima seconda: questo argomento deriva da alcuni episodi che hanno visto l’ingestione accidentale di fertilizzanti (tema già trattato nel triennio precedente) e da nuovi pericoli legati all’economia circolare e ha lo scopo di identificare questi possibili pericoli.
  • Plastificanti (Ftalati e Bisfenolo A): visti i numerosi studi svolti a livello europeo, il CNSA ha deciso di iniziare un’attività di raccolta dati relativi all’esposizione a queste sostanze della popolazione italiana, con lo scopo di valutarne il rischio, definire dei piani di monitoraggio ed eventuali attività di limitazione dell’esposizione e contribuire all’attività e agli studi di EFSA, con l’auspicio di arrivare ad un approccio europeo armonizzato.
  • Reazioni allergiche legate al consumo di prodotti dell’alveare: l’argomento verrà trattato e studiato nel prossimo triennio, soprattutto a seguito, negli ultimi anni, di numerosi casi sia in Francia che in Italia di reazioni allergiche anche gravi legate all’ingestione di prodotti come propoli e pappa reale.
  • Salmonellosi e relative fonti alimentari: dato che la prevalenza di casi di salmonella in Europa sono attribuiti a suini e polli (sia da carne che galline ovaiole), e considerando che in Italia la carne suina viene consumata senza essere sottoposta a cottura o stagionatura sufficienti, risulta necessario approfondire la situazione italiana per quanto riguarda sia gli alimenti maggiormente coinvolti nei casi di salmonellosi, sia i comportamenti non corretti più diffusi nel paese. Tutto questo ha lo scopo di informare al meglio i consumatori sulle principali fonti di salmonella e di fornire dei suggerimenti sulle buone pratiche igieniche da adottare a casa.
  • PFAS (Sostanze perfluoroalchiliche) negli alimenti: visto l’aumento di dati relativi alla presenza di queste sostanze nell’ambiente (soprattutto nelle acque), e dunque la possibile loro presenza negli alimenti (soprattutto nei pesci di acqua dolce), il CNSA raccoglierà nel prossimo triennio dati in merito ai livelli di contaminazione da PFAS nelle matrici alimentari con lo scopo di studiarne i possibili rischi per la salute dei consumatori e suggerire eventuali attività di gestione.
  • Valutazione del rischio microbiologico legato ai prodotti ortofrutticoli: nel 2021 la Commissione UE ha evidenziato come in molti paesi dell’UE, compresa l’Italia, sia necessario migliorare i controlli a livello di produzione primaria, in modo da evitare cattive pratiche agricole e rischi di tipo microbiologico. Il CNSA valuterà dunque nel prossimo triennio il rischio microbiologico, in particolare per coli verocitossico, Listeria monocytogenes, Salmonella enteritidis e Salmonella typhimurium, legato a prodotti ortofrutticoli.

 

Per un maggiore approfondimento: Programmazione delle attività del CNSA 2022-2024

Fonte: Ministero della Salute

 

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