L’ultimo Intellectual Property Crime Threat Assessment, prodotto congiuntamente dall’Europol e dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), rivela che la distribuzione di merci contraffatte, purtroppo, è aumentata durante la pandemia di COVID-19. Le organizzazioni criminali, infatti, hanno approfittato di ogni minima debolezza o mancanza di coordinamento per rafforzare le loro attività.
Il rapporto sottolinea, inoltre, l’importanza del mondo digitale per le organizzazioni criminali e di come spesso lo utilizzino per contattare direttamente i consumatori, reperire componenti e materie prime e utilizzare i social media a proprio vantaggio.
Nonostante la maggior parte delle merci contraffatte e di qualità inferiore distribuite nell’UE sia prodotta al di fuori dell’Unione, vi sono indicazioni di come la loro produzione avvenga sempre più spesso anche all’interno degli Stati membri.
Alimenti e bevande: seconda categoria di prodotti più soggetti a frode
Tra le merci più soggette a contraffazione, oltre a indumenti, medicinali, materiali di packaging e tabacco e molti altri, troviamo gli alimenti e le bevande.
Secondo il Report, nel 2020, i prodotti alimentari (in particolare biscotti, pasta, patatine e dolciumi) sono stati la seconda categoria di prodotti più comunemente sequestrati alle frontiere esterne dell’UE. Al contrario, sono stati tra i prodotti meno comunemente sequestrati nel mercato interno dell’UE nel 2020. Cina e Turchia sono stati tra i Paesi di origine extra-UE più frequentemente segnalati per alimenti e bevande contraffatti sequestrati alle frontiere UE sia nel 2019 che nel 2020. Altri Paesi di provenienza extra-UE molto segnalati sono stati l’Albania e l’Ucraina nel 2019 e Giordania, Moldavia e Panama nel 2020.
Secondo il report, le reti criminali coinvolte in queste attività cercano di infiltrarsi nella catena di approvvigionamento legale in vari punti, tra cui la produzione, il trasporto e la distribuzione. Altre volte, i criminali controllano l’intera catena di produzione e distribuzione, presentandosi come fornitori legittimi ai consumatori e ai partner commerciali.
Principali frodi alimentari
Spesso, i criminali frodano i prodotti alimentari e ingannano i consumatori alterando le etichette, i processi produttivi, le origini geografiche o sostituendo i prodotti. Ad esempio, molti contraffattori aggiungono al miele sciroppo di mais e canna da zucchero (più economici), producendo grandi quantità di contraffatto a un prezzo molto più basso rispetto a quello autentico. L’adulterazione del miele è infatti in aumento da quando lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio è diventato ampiamente disponibile. Queste azioni rappresentano quindi un modo semplice per aumentare il volume del miele e quindi aumentare i profitti illegali.
Le frodi alimentari nell’UE riguardano sempre più spesso anche i prodotti ittici, ai quali viene spesso applicata falsamente una denominazione d’origine, diversa rispetto a quella reale. In molti casi si tratta addirittura di pesca illegale.
Anche la contraffazione di bevande alcoliche rimane una preoccupazione significativa per la salute pubblica e ha un impatto importante sia sul settore legale che sulle entrate statali. In alcuni casi, i criminali coinvolti nella contraffazione di alcolici si rivolgono a eventi e luoghi ricreativi, come feste e celebrazioni pubbliche.
La domanda da parte dei consumatori di prodotti con marchi specifici o denominazioni di origine protette a prezzi sempre più bassi favorisce la crescita di queste frodi, che comportano perdite finanziarie e danni alla reputazione dei produttori onesti. Gli alimenti e le bevande contraffatti sono particolarmente pericolosi per la salute umana, perché la qualità è spesso inferiore agli standard e i processi di produzione avvengono in condizioni non igieniche. Alcuni prodotti alimentari che violano l’autenticità possono includere ingredienti pericolosi come metanolo, mercurio, fipronil, insetticidi o pesticidi.
Sia l’attività da parte delle autorità competenti che il controllo delle materie prime e l’implementazione di un’analisi del rischio delle frodi da parte delle aziende alimentari risultano dunque fondamentali per contrastare il diffondersi di queste attività, spesso pericolose per la salute dei consumatori.
Per un maggiore approfondimento: Report
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Fonte: EUIPO
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