In seguito a una richiesta da parte della Commissione Europea, conformemente all’articolo 10, paragrafo 3 del Regolamento (UE) 2015/2283, l’NDA (Nutrition, Novel Foods and Food Allergens), il gruppo scientifico dell’EFSA formato da esperti su alimentazione, nuovi alimenti e allergeni alimentari, ha espresso un parere positivo in merito all’utilizzo come alimento delle proteine dei fagioli mungo.
Il 10 marzo 2020, la società Just Eat ha presentato alla Commissione, ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento (UE) n. 2015/22831 relativo ai nuovi alimenti, una richiesta per poter immettere sul mercato dell’UE la proteina del fagiolo mungo. Nel mese di settembre di quest’anno l’EFSA ha espresso il suo parere favorevole in merito.
I fagioli mungo sono consumati prettamente in Asia. Nell’UE sono utilizzati in minor misura e principalmente come germogli.
Il Novel Food (NF) oggetto della domanda è l’estratto proteico del seme del fagiolo mungo (Vigna radiata), seme di origine indiana appartenente alla famiglia delle Fabaceae. L’ottenimento della parte proteica prevede diverse fasi di lavorazione (tra cui un’estrazione meccanica) seguite da essiccazione.
Questa proteina è destinata ad essere utilizzata come ingrediente in prodotti alimentari proteici che rientrano nella categoria dei sostituti di carne, pesce o latte, compresa la gelatina e bevande di soia non aromatizzate. La popolazione target è la popolazione generale, ma il NF non è destinato a essere utilizzato negli alimenti per lattanti e negli alimenti di proseguimento.
L’assunzione massima stimata del NF è di 758 e 260 mg/kg di peso corporeo (bw) al giorno, rispettivamente, in bambini e adulti.
L’estratto è costituito principalmente da proteine (per circa l’85%) facilmente digeribili, grassi (3-4%) e umidità (3-5,5%). Il NF fornisce, inoltre, ragionevoli quantità di amminoacidi essenziali, ad eccezione degli amminoacidi contenenti zolfo, metionina e cisteina. Il richiedente ha comunque indicato che il NF non è adatto come unica fonte di proteine alimentari.
La società richiedente non ha fornito studi tossicologici relativi al nuovo alimento, tuttavia il gruppo di esperti dell’EFSA ha ritenuto che non siano necessari studi di questo tipo per questo alimento.
In merito all’allergenica del fagiolo mungo l’EFSA ha concluso come questo NF abbia la potenziale capacità di indurre reazioni allergiche (co-sensibilizzazione o cross-reattività) in individui allergici a soia, arachide, lupino e polline di betulla.
Per quanto riguarda i livelli di fattori anti nutrizionali del NF, è stato rilevato come siano paragonabili a quelli di altri prodotti alimentari.
In conclusione, il gruppo scientifico dell’EFSA ha ritenuto che, considerando la composizione del NF e le condizioni d’uso proposte, il consumo del NF, l’estratto proteico di fagioli mungo, sia sicuro e non svantaggioso dal punto di vista nutrizionale.
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Fonte: EFSA