A seguito di una richiesta da parte della Commissione Europea, il gruppo scientifico dell’EFSA che si occupa di alimentazione, Novel Food (NF) e allergeni alimentari ha espresso un parere favorevole in merito a formulazioni di larve di Alphitobius diaperinus (Tenebrione o Alfitobio) in formato congelato e liofilizzato.
Cenni di entomologia
La Alphitobius diaperinus è un insetto appartenente alla famiglia dei tenebrionidi, ordine dei coleotteri.
Gli adulti (Figura 1) di Alphitobius diaperinus sono di colore nero e sono lunghi 5-6 mm, mentre le larve (Figura 2)sono di colore giallo-marrone e diforma allungata con tre paia di corte zampe.


L’utilizzo dell’insetto era stato richiesto dall’azienda Ynsect NL B.V.’, che ha proposto di utilizzare queste formulazioni come ingrediente a prodotti alimentari come pasta, barrette di cereali, sostitutivi della carne e prodotti da forno. La popolazione target individuata è quella generale. Inoltre, l’azienda richiedente ha proposto di utilizzare il NF come integratore alimentare per gli adulti.
Escludendo l’acqua nelle formulazioni congelate (intere e in pasta), i componenti principali del nuovo NF sono proteine grezze e grassi, oltre a piccole quantità di carboidrati digeribili e fibre (chitina). Tuttavia, è stato osservato che i livelli di proteine, utilizzando il fattore di conversione azoto/proteine di 6.25, sono sovrastimanti a causa della presenza di azoto non proteico della chitina.
Per quanto riguarda i contaminanti chimici, il gruppo di esperti EFSA ha osservato che dipendono dalla concentrazione degli stessi nei mangimi utilizzati per l’alimentazione degli insetti.
Considerando la composizione, le condizioni d’uso proposte e che in NF non sarà l’unica fonte di proteine alimentari, il consumo del NF non è stato considerato svantaggioso dal punto di vista nutrizionale.
A seguito di uno studio subcronico di tossicità di 90 giorni, non sono stati sollevati problemi di sicurezza alimentare.
In merito all’allergenicità del NF, il grippo EFSA ha ritenuto che il suo consumo possa portare a una sensibilizzazione primaria alle proteine dell’insetto oltre a reazioni allergiche in soggetti allergici a crostacei e acari della polvere. Inoltre, è stato sottolineato che altri allergeni presenti nei mangimi somministrati agli insetti potrebbero finire nel NF.
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Per un maggiore approfondimento: Report EFSA
Fonte: EFSA
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