È stato recentemente pubblicato il report delle attività dell’ICQRF (’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi), che ha come scopo quello di garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti agroalimentari e proteggere l’azione degli imprenditori nazionali.
L’azione dell’ICQRF risulta sempre più importante visto l’aumento delle insidie e dei canali tramite i quali è possibile commercializzare prodotti fraudolenti, come ad esempio fiere, web e social (in continuo sviluppo). Tra i fenomeni da contrastare troviamo casi di Italian Sounding, contraffazioni di prodotti Made in Italy, fino a casi di criminalità agroalimentare.
61.756 controlli antifrode (di cui 49.511 ispettivi e 12.245 analitici) e sono stati verificati 33.404 operatori e 42.316 prodotti. In totale sono state riscontrate irregolarità per il 15,9 % tra gli operatori, per l’11,6 % dei prodotti e per il 9,0% dei campioni. Come conseguenza sono stati sequestrati circa 5,5 milioni di kg di merce, per un valore di oltre 9 milioni di euro.
Anche all’estero e in internet, con lo scopo di tutelare le Indicazioni Geografiche, sono stati effettuati numerosi interventi, per un totale di 955.
In riferimento ai vari settori agroalimentari, i controlli effettuati sono stati:
- 628 per il settore vitivinicolo;
- 324 per il settore oleario;
- 137 per il lattiero caseario
- 758 per il settore dell’ortofrutta;
- 411 per cereali e derivati;
- 167 per il settore della carne;
- 626 per le conserve vegetali;
- 996 per le bevande spiritose;
- 589 per il miele;
- 532 per le uova;
- 346 per le sostanze zuccherine;
- 370 altri settori.
A seguito dei controlli, sono stati sequestrati circa 5,5 milioni di kg di prodotti, per un valore di più di 9 milioni di euro. Le irregolarità hanno riguardato il 9,0% dei campioni analizzati e l’11,6% dei prodotti.
Tra i maggiori eventi fraudolenti troviamo:
- Vini da tavola etichettati come DOC e IGP;
- Commercializzazione di vini come DOP e IGP anche se non conformi ai requisiti richiesti dai disciplinari;
- Sofisticazione di vini attraverso l’utilizzo di acqua e zucchero;
- Etichetta di vini indicante un titolo alcolometrico non conforme a quanto dichiarato e ai limiti di legge;
- Olio extravergine di oliva risultato di categoria inferiore rispetto a quanto dichiarato in seguito ad analisi chimiche e/o organolettiche;
- Olio extravergine di oliva commercializzato senza indicazione geografica o con indicazione irregolare;
- Omissione di indicazioni obbligatorie, utilizzo irregolare di indicazioni facoltative e utilizzo ingannevole dell’indicazione di origine sulle etichette di oli di oliva;
- Sofisticazione di oli extravergini di oliva attraverso la miscelazione con oli di qualità inferiore;
- Formaggi bufalini, pecorini e caprini risultati contenere latte vaccino;
- Mozzarelle risultanti contenere sostanze grasse non derivanti dal latte;
- Formaggi DOP e IGP non conformi ai relativi disciplinari.
Altro importante settore in cui l’ICQRF ha effettuato controlli è quello dell’agricoltura biologica (6.097 controlli), che ha portato a diverse irregolarità e 22 notizie di reato (Immagine 1).

Per un maggiore approfondimento: ICQRF – Report attività 2021
Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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