Il 26 settembre 2020 è entrata in vigore la nuova normativa in tema di etichettatura, la quale pone l’obbligatorietà a livello nazionale ad applicare un’etichettatura ambientale sugli imballaggi che vengono immessi al consumo nel nostro Paese.
Questa novità normativa è stata introdotta a fronte del recepimento di due delle quattro direttive del pacchetto sull’economia circolare; nello specifico la Direttiva sui rifiuti e la Direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.
In particolare, il nuovo testo, prevede che tutti gli imballaggi immessi al consumo sul territorio nazionale devono essere opportunamente etichettati, secondo le modalità tecniche stabilite dalle norme UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate a livello europeo per facilitare raccolta, riutilizzo, recupero e riciclaggio degli imballaggi; nonché per dare corrette informazioni ai consumatori sulla corretta destinazione degli imballaggi. La norma inoltre fa riferimento specifico alla classificazione degli imballaggi, in particolare alla natura dei materiali di imballaggio, così come stabilito dalla Decisione 97/129/CE.
Quindi, riassumendo, la formulazione dell’obbligo che viene riportata all’interno del “Testo Unico Ambientale” prevede tre riferimenti fondamentali:
1-Riferimento alle norme UNI applicabili;
2-Riferimento alla corretta modalità di raccolta;
3-Riferimento alla Decisione 97/129/CE.
Queste novità lasciano non pochi dubbi interpretativi in merito ai contenuti da riportare in etichetta, soprattutto per quanto riguarda le norme UNI applicabili in quanto esse sono molteplici. Per questo CONAI propone delle linee guida, riassunte in questo articolo, per dare risposte ai dubbi delle imprese.
CRITERI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE DEI CONTENUTI DELL’ETICHETTA AMBIENTALE
L’etichettatura ambientale va prevista per tutte le componenti separabili manualmente del sistema di imballo.
Può essere riportata alternativamente su:
- le singole componenti separabili;
- il corpo principale dell’imballaggio;
- la componente che riporta già l’etichetta e rende più facilmente leggibile l’informazione da parte del consumatore finale.
Quando questo non è possibile, si può ricorrere a soluzioni digitali, come QR code e apposite App.
Le informazioni minime che devono obbligatoriamente essere riportate in etichetta riguardano:
- Tipologia di imballaggio (scritto per esteso o rappresentazione grafica);
- L’identificazione del materiale (codifica alfanumerica, ai sensi della Decisione 97/129/CE);
- La famiglia di materiale di riferimento e l’indicazione sul tipo di raccolta;
- Esplicitazione “verifica le disposizioni del tuo Comune”.
La linea guida di CONAI è quella di rendere la questione ancora più immediata per i consumatori, adottando i colori della Waste Visual Elements anche per l’indicazione dei materiali e destinazione degli imballaggi all’interno dell’etichettatura ambientale. In particolare i colori di riferimento sono:
- Blu per la carta;
- Marrone per l’organico;
- Giallo per la plastica riciclabile;
- Turchese per i metalli;
- Verde per il vetro;
- Grigio per l’indifferenziato.
Le altre informazioni che possono essere volontariamente apposte in etichetta ambientale riguardano:
- Le indicazioni al consumatore per supportarlo in una raccolta differenziata di qualità;
- Le informazioni aggiuntive sulle caratteristiche ambientali dell’imballaggio (asserzioni di riciclabilità, asserzioni di contenuto di riciclato e/o asserzioni dei relativi marchi di certificazione dei contenuti di riciclato, adesione a CONAI o ai consorzi di filiera o ad altri sistemi EPR).
Esempi di etichettatura ambientale:
Inoltre CONAI fornisce uno strumento online (e-tichetta) che le aziende potranno usufruire per creare autonomamente l’etichettatura ambientale dei loro imballaggi, in conformità ai riferimenti normativi. Lo strumento è disponibile al sito www.conai.org oppure direttamente al sito e-tichetta.conai.org
Il tool può essere usato previa registrazione, e al suo interno vi sono vari step guidati per creare una corretta etichettatura ambientale.
1. SELEZIONA IL TIPO DI IMBALLAGGIO
2. SELEZIONARE SE SI TRATTA DI UN IMBALLAGGIO MONOMATERIALE O COMPOSITO
3. SCEGLIERE LA FAMIGLIA DI MATERIALE
4. INDICARE IL MATERIALE SPECIFICO
5. SE SI TRATTA DI UN COMPOSITO SCEGLIERE ALTRI MATERIALI SECONDARI
6. RISPONDERE AD ULTERIORI DOMANDE UTILI AD OTTENERE INFORMAZIONI AMBIENTALI AGGIUNTIVE CHE POSSONO ESSERE COMUNICATE AL CONSUMATORE FINALE.
CONAI, in questo scenario in continua evoluzione, si sta inoltre attivando per ulteriori futuri sviluppi relativamente all’etichettatura ambientale.
Almater sarà a vostro fianco per valutare le azioni da intraprendere per l’adeguamento a questa nuova normativa.
Fonte: CONAI
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