L’11 marzo 2022 il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha emanato alcune misure temporanee ed eccezionali, a seguito delle numerose segnalazioni inviate da parte delle principali associazioni agroalimentari e della grande distribuzione, in merito alle difficoltà legate alla sospensione delle esportazioni di olio di girasole da parte dell’Ucraina.
In particolare, queste misure straordinarie riportano alcune soluzioni legate all’aggiornamento delle etichette a seguito della sostituzione dell’olio di semi di girasole con altri oli vegetali. Vediamole insieme:
- Indicazione, attraverso getto d’inchiostro o altri sistemi equivalenti (come ad esempio sticker adesivi), di una frase che indichi quali oli e/o grassi sono stati utilizzati al posto dell’olio di girasole, andando a segnalare eventuali allergeni, in modo da garantire ai consumatori una corretta informazione;
- Anche la distribuzione al dettaglio dovrà inoltre informare i consumatori sulla possibile sostituzione dell’olio di girasole attraverso l’utilizzo di avvisi e cartellonistica nei punti vendita, ben evidenti e in prossimità degli scaffali degli alimenti contenenti olio di girasole. Inoltre, sarà necessario informare ulteriormente i consumatori attraverso i canali social, siti aziendali, ecc.;
- Nel caso in cui la difficoltà di approvvigionamento dovesse continuare, per la stampa di nuove etichette, sempre a livello transitorio e indicando eventuali allergeni, è consentito indicare nella lista degli ingredienti l’indicazione “oli e grassi vegetali” seguita dalla specifica di tali ingredienti in base alle disponibilità; di seguito un esempio riportato dal MISE: “oli e grassi vegetali (girasole, palma, mais, soia, ecc.)”
In merito a quest’ultimo punto, la modalità proposta come esempio presenta a nostro parere due importanti criticità dato che il Reg. (UE) n. 1169/2011 non prevede più la possibilità di raggruppare in un’unica categoria gli olii e i grassi, inoltre l’indicazione generica tra parentesi dei vari tipi di olii o grassi in base alle disponibilità può generare confusione al consumatore poiché all’Allegato VII dello stesso regolamento è prevista la medesima modalità per indicare le varie origini degli oli e grassi vegetali utilizzati come ingredienti e quindi il consumatore non sarebbe più in grado di comprendere se tutti gli ingredienti indicati sono presenti o solo alcuni.
Per un maggiore approfondimento: Circolare del Ministero