All’inizio del 2021 la Commissione europea ha chiesto all’EFSA di fornire una consulenza scientifica sia relativamente allo sviluppo del futuro sistema UE di etichettatura dei nutrienti (da apporre sulla parte anteriore delle confezioni alimentari), sia alle condizioni in base alle quali limitare le indicazioni nutrizionali e sulla salute apposte sui prodotti alimentari. A tal proposito l’EFSA ha aperto una consultazione pubblica, rimasta aperta fino al 9 gennaio 2022, prima di definire un parere conclusivo. La Commissione, infatti, ha in programma di proporre una nuova legislazione in questo ambito entro la fine del 2022.
Nella bozza del parere è stato già indicato che potrebbero essere considerati i seguenti elementi:
- l’alta prevalenza di sovrappeso e obesità in Europa, che dovrà prevedere una riduzione dell’assunzione energetica;
- l’assunzione eccessiva di grassi saturi, sodio, zuccheri aggiunti/liberi, che si associa a effetti negativi sulla salute;
- l’assunzione inadeguata di fibre e potassio, che si associa a effetti negativi sulla salute.
Si terrà inoltre conto delle linee guida nazionali che incoraggiano il consumo di cereali integrali, frutta e verdura, noci e semi, latte e latticini a basso contenuto di grassi, pesce e acqua oltre che il regolare consumo di legumi al posto della carne (in particolare carni rosse e carni lavorate), e di oli vegetali ricchi di grassi monoinsaturi e polinsaturi invece di quelli ricchi di grassi saturi.
Al momento già in sette nazioni europee è stata adottata l’etichetta a semaforo Nutri-Score, utilizzata come sistema di etichettatura nutrizionale per aiutare i consumatori, seppur non sostituendo la classica etichetta nutrizionale, a confrontare cibi e bevande della stessa categoria. Questo tipo di etichetta prevede l’elaborazione dei valori nutrizionali basandosi sulla quantità per esempio di calorie, sale, zucchero, grassi e proteine contenuti in 100g o 100 ml di prodotto, tramite un grafico rassomigliante ad un semaforo a cinque colori (Figura 1). Quello che ne deriva è una sequenza di caselle colorate, avente ciascuna una lettera che va dalla A fino alla E con dei colori consequenziali dal verde intenso, colore assegnato ai prodotti con migliore qualità nutrizionale, al rosso, colore assegnato ai prodotti con peggiore qualità nutrizionale.

Il suo punto forza è la semplicità con cui un consumatore può potenzialmente scegliere il miglior alimento, a livello nutrizionale, della stessa categoria. Se difatti si mettono a raffronto, ad esempio, tre diversi prodotti grassi, a diversa composizione in acidi grassi saturi e insaturi, quali olio di oliva, burro ed olio di palma, sul primo sarà indicata la lettera C e sul secondo e il terzo la lettera E. Questo sistema però, se non interpretato correttamente, può potenzialmente indurre all’errore il consumatore che, vedendo il semaforo è spinto a categorizzare gli alimenti in “buoni” o “cattivi”. Se difatti il confronto non viene effettuato tra prodotti della stessa categoria e si confrontano per esempio una bibita dietetica e olio d’oliva quello che ne risulta è una lettera B per la bibita e una lettera C per l’olio, facendo propendere l’acquisto e il consumo della prima anziché del secondo.
Per questa ed altre perplessità l’Italia si è espressa contraria a questo sistema, tanto che il 15 febbraio 2022 alle ore 10.30 presso la Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina si è tenuta la presentazione dello schema di etichettatura nutrizionale Nutrinform Battery (Figura 2), sistema alternativo al sistema a semaforo Nutri-Score. Questo evento, organizzato dalla Farnesina in collaborazione con Federalimentare ha visto la partecipazione del ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il segretario generale della Farnesina, l’ambasciatore Ettore Francesco Sequi, il presidente di Federalimentare, Ivan Vacondio, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e il Sottosegretario di Stato, Vincenzo Amendola. Secondo quanto detto dalla Farnesina sul suo sito web: il Nutrinform Battery è un sistema “non discriminatorio, basato su dati oggettivi, non manipolabili e intesi a misurare il valore nutrizionale della dieta complessiva piuttosto che di diverse categorie di alimenti. Per questo si tratta di uno strumento importante per favorire scelte più consapevoli da parte dei consumatori e comportamenti più responsabili da parte dei produttori, nel rispetto delle specificità della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO, e delle diete tradizionali”. L’idea dietro a questo sistema è che il livello di riempimento della batteria corrisponda alla percentuale di quello specifico nutriente che la porzione consigliata dell’alimento apporta alla dieta del consumatore, facendo riferimento alle Assunzioni di Riferimento; in questo modo il consumatore potrà rendersi conto della esatta percentuale del nutriente che sta introducendo con la porzione di cibo consumata rispetto alla quantità massima raccomandata, e quindi quanto di quel nutriente gli resta da assumere durante il resto della giornata. Anche in questo caso le critiche non mancano: si tratta difatti di un modello complesso e difficile da comprendere per alcuni, dato che nel piccolo spazio di un’etichetta si possono concentrare ben 14 riferimenti numerici (Figura 2 ) e la quantità di zuccheri presi come riferimento corrisponde al doppio rispetto a quella raccomandata dall’OMS.

Sicuramente l’intenzionalità dell’Italia è anche quella di tutelare il nostro mercato e i prodotti tipici del Made in Italy quali prosciutto, salumi, formaggi stagionati, dolci ed altre eccellenze della nostra filiera alimentare che vengono notevolmente penalizzati dal semaforo con un colore arancione o rosso.
Per un maggiore approfondimento: Manuale D’uso Del Marchio Nutrizionale “Nutrinform Battery”
Per un maggiore approfondimento: The science behind nutrient profiling – have your say (EFSA)
Fonte: EFSA