Abbiamo quindi pensato di scrivere un articolo che potesse essere utile a tutti, riportando le evidenze scientifiche ad oggi ed aggiungendo anche qualche prezioso consiglio nutrizionale per la nostra salute grazie ad un prezioso contributo della Dott.ssa Roberta Ferrigato Biologa Nutrizionista*.
Il direttore scientifico dell’EFSA Marta Hugas rassicura: “Le esperienze fatte con precedenti focolai epidemici riconducibili ai coronavirus, come il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) e il coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV), evidenziano che non si è verificata trasmissione tramite il consumo di cibi. Al momento non ci sono prove che il coronavirus sia diverso in nessun modo”.
Per quanto concerne la sicurezza alimentare l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha pubblicato il 21 febbraio, un rapporto in cui raccomanda, in via precauzionale, di evitare il consumo di alimenti crudi o poco cotti di origine animale – carne, pesce, uova e latte – e di manipolarli con attenzione per evitare la contaminazione crociata con alimenti già cotti o da consumare crudi. E’ importante tenere separati gli alimenti cotti da quelli crudi durante la conservazione in frigorifero, dove sembra essere in grado di resistere anche per qualche giorno senza però moltiplicarsi. Resiste molto bene al congelamento ma la successiva cottura completa degli alimenti elimina i virus già a 70°C. Nessun problema invece per gli alimenti industriali, perché è dimostrato che le procedure di pastorizzazione e sanificazione adottate dalle aziende sono in grado di eliminare il virus della Sars, un parente molto stretto del nuovo coronavirus. È raccomandabile un lavaggio accurato per la frutta e la verdura, anche se gli scienziati ritengono che l’eventuale rischio di trasmissione di questo virus con gli alimenti vegetali sia molto basso, considerando che durante il tempo necessario per la distribuzione il virus dovrebbe perdere vitalità.
Anche secondo l’Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, è improbabile che gli alimenti siano una fonte di trasmissione del virus. Infatti, anche se all’origine dell’epidemia in Cina c’è stato un passaggio del nuovo coronavirus dagli animali all’uomo, ora l’agente patogeno si sta diffondendo da persona a persona, principalmente attraverso starnuti e colpi di tosse.
Della stessa opinione è l’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR), “al momento non ci sono casi che hanno dimostrato infezione nell’uomo ad esempio attraverso il consumo di alimenti contaminati o giocattoli importati. Non ci sono inoltre casi di altri coronavirus riguardanti infezioni dovute a cibo o contatto con superfici asciutte. La trasmissione attraverso superfici che sono state contaminate da virus è comunque possibile attraverso il contatto. Tuttavia, è probabile che ciò accada solo in un breve periodo dopo la contaminazione, a causa della stabilità relativamente bassa dei coronavirus nell’ambiente”.
Dott.ssa Ferrigato, come alimentarci ora per aiutare il nostro sistema immunitario ed avere buone difese?
E’ importante ricordare che, con le buone abitudini, possiamo aumentare le nostre difese immunitarie. Non esistono cibi miracolosi che da soli possono assicuraci una protezione, ma sicuramente uno stile di vita sano con una dieta varia ed equilibrata, attività fisica regolare, anche a casa, il giusto riposo e pratiche per ridurre lo stress possono contribuire.
Quindi cosa consiglia nella pratica?
Evitare cibi troppo raffinati e lavorati preferendo invece prodotti grezzi o integrali, preferibilmente senza conservanti. L’alimentazione deve contemplare frutta e verdura in abbondanza per rifornirci di vitamine e sali minerali utili per rafforzare il nostro sistema immunitario. Non devono mancare anche pesce, carne e uova per fare scorta di rame, selenio, zinco, e vitamine del gruppo B e vitamina D. Sempre per aiutare il nostro sistema immunitario può essere utile consumare frutta secca, alimenti fermentati e cereali integrali.