Il Ministero della Salute ha inviato la 10° edizione della Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia con i dati dell’anno 2016 che permette di avere un quadro della situazione, utile per consumatori e operatori del settore, sia dal punto di vista scientifico che normativo.
La celiachia è una condizione permanente in cui il soggetto che ne risulta affetto deve escludere rigorosamente il glutine dalla sua dieta. Questa patologia, ormai classificata come malattia cronica, si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti.
Si stima che il numero di persone affette da celiachia a livello mondiale si aggiri intorno all’1%, mentre in Italia, sulla base dei dati del 2016, risulta invece essere dello 0,33%, in aumento, dato che nell’anno 2016 ci sono state oltre 5.000 diagnosi in più rispetto al numero di diagnosi all’anno precedente.
Dalla mappatura epidemiologica risultano diagnosticati in Italia 198.427 celiaci dei quali soprattutto donne (138.902) mentre risulta una minore incidenza negli uomini (59.525).
Analizzando i dati italiani si stima comunque che a più di 400.000 persone affette da celiachia non ancora stata diagnosticata questa intolleranza.
Il Ministero della Salute ha revisionato i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA – DM 12/01/2017), prevedendo lo spostamento della celiachia e della sua variante clinica, la dermatite erpetiforme, nell’elenco delle malattie croniche invalidanti in quanto entrambe le forme cliniche non rientrano più nel limite di prevalenza stabilito a livello europeo per le malattie rare (inferiore di 5/10.000 abitanti).
E’ stato confermato per i celiaci il diritto all’erogazione gratuita dei prodotti senza glutine specificatamente formulati per celiaci o specificatamente formulati per intolleranti al glutine.
Ad oggi l’unica tipologia di alimenti senza glutine erogabile gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale ai celiaci, come previsto dal Decreto Ministeriale del 17 maggio 2016, è quella identificabile in etichetta dalla dicitura “senza glutine” accompagnata dall’indicazione “specificamente formulato per persone intolleranti al glutine” oppure, in alternativa, “senza glutine” accompagnata dall’indicazione “specificamente formulato per celiaci” e inserita nel Registro Nazionale dei prodotti senza glutine, consultabile sul sito del Ministero della Salute.
Fonte Ministero della salute
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