[quote align=”center”]Pubblichiamo un interessante articolo dell’Avv. Daniele Pisanello in merito ad importanti novità in merito alla definizione dei tenori massimi di Arsenico in taluni prodotti alimentari.[/quote]
I tenori massimi di arsenico inorganico in taluni prodotti alimentari sono stati finalmente determinati sul mercato europeo, colmando così un vuoto normativo da tempo segnalato come problematico sia in termini di sicurezza sia in termini di certezza per l’operatore privato. Sino al 1 gennaio 2016 (data di entrata in vigore dei nuovi limiti), infatti, la disciplina europea considerava l’arsenico inorganico, quale contaminante, con esclusivo riferimento alla salubrità e potabilità dell’acqua oggetto della direttiva 98/83/CE.
Con il regolamento (UE) 2015/1006 della Commissione europea si modifica l’Allegato del regolamento n. 1881/2006, introducendo la sottosezione 3.5 dedicata all’arsenico inorganico, con riferimento ai seguenti alimenti:
· riso lavorato: <0,20 mg/kg;
· riso parboiled e semi greggio: <0,25 mg/kg;
· cialde e cialdine di riso, craker di riso e dolci di riso: <0, 30 mg/kg;
· riso destinato alla produzione di alimenti per lattanti e bambini: <0,10 mg/kg.
I nuovi limiti massimi sono frutto del risk assessment elaborato da EFSA in base al quale si è ritenuta non accettabile la dose giornaliera tollerabile pari a 15 mg/kg di peso corporeo riconosciuta dal comitato misto FAO/OMS esperti in additivi alimentari (JEFCA). Leggi di più>>